Nel boccale si presenta dorata, limpida, con una schiuma bianca, a grana fine, compatta e persistente.
L’olfatto è sorprendente: la Piazza delle Erbe, con il suo bouquet di erbe, fiori e spezie, è un incontro di culture, di aromi, di tradizioni e innovazione. Tornano alla mente i gruyt in voga nell’Alto Medioevo, mentre il naso resta incantato sul bicchiere e il cervello ricorda momenti e situazioni del nostro passato mentre distingue i vari profumi, tra cui spiccano il cardamomo, l’anice stellato, la melissa e altre note di agrumi e ancora fiori ed erbaceo.
E assaggiandola sorprende ancora, perché i profumi si trasformano in sapori, ma il percorso in bocca è equilibrato, bilanciato, il corpo è leggero, il tenore alcolico non si avverte, il finale è correttamente secco e il retrogusto lungo e piacevole.
Nel passato le varie Piazza delle Erbe erano la sede del mercato, uno dei centri nevralgici della vita comunale, punto di incontro e di scambi, ma anche scoperta di nuovi sapori o ricerca di profumi dimenticati. Oggi è una birra fortemente caratterizzate, eclettica, pronta per essere degustata con attenzione o da bere in semplicità, ottimo aperitivo oppure con una vasta possibilità di abbinarla a tavola.
(Andrea Camaschella)
RICONOSCIMENTI:
Medaglia d’argento SAISON
Bercelona Beer Challenge 2019
medaglia d’argento SAISON
Bercelona Beer Challenge 2017
medaglia d’oro
Global craft beer award di Berlino 2014
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